lunedì 30 ottobre 2017

"Thor: Ragnarok" (recensione film 2017)


Titolo originale: Thor - Ragnarok
Regia: Taiki Waititi
Cast: Chris Hemsworth, Tom Hiddleston, Cate Blanchett, Idris Elba, Mark Ruffalo    
Anno: 2017
Puoi prenotarlo QUI


Girl Power:

La trama:

“Nel film Marvel "Thor: Ragnarok", Thor è imprigionato dall’altro lato dell’universo senza il suo potente martello e deve lottare contro il tempo per tornare ad Asgard e fermare il Ragnarok — la distruzione del suo mondo e la fine della civiltà asgardiana — per mano di una nuova e onnipotente minaccia, la spietata Hela. Ma prima, dovrà sopravvivere a un letale scontro fra gladiatori che lo metterà contro il suo vecchio alleato e compagno nel team degli Avengers: l’Incredibile Hulk.”



Thor: Ragnarok”… altrimenti conosciuto come “Thor – Parte Terza”, “I Guardiani della Galassia: Volume Thor”, o anche “A Couple of Avengers and a Drunk Valkyrie”. O magari sarebbe stato meglio qualcosa come “Revengers – Atto Primo?

Sottilissime questioni di nomenclatura a parte, ho saputo che “Ragnarok” sarebbe stato il miglior film mai dedicato a Thor nel momento preciso in cui ho scoperto che a dirigerlo avrebbe provveduto Taiki Waititi, vale a dire l’eccentrico e geniale regista di quella piccola e meravigliosa perla misconosciuta chiamata “Hunt for the Wilderpeople”.
Ero convinta che avrei terribilmente sentito la mancanza di Natalie Portaman, questo sì; eppure, dopo aver visto il film, sono addirittura giunta a pensare che quella di congedare il suo personaggio a tempo indeterminato potrebbe essere stata una delle migliori decisioni mai prese all’interno del MCU.

Non ho intenzione di sprecare troppe parole a proposito della trama di “Thor: Ragnarok”, ragazzi: in questa sede darò semplicemente per scontato che siate appassionati di cinecomics, e che abbiate seguito i vari passaggi che hanno condotto gli intrepidi supereroi di casa Marvel a passare attraverso le varie Fasi dello sviluppo del loro intricato e coloratissimo universo cinematografico….
Ma credo valga la pena di concentrarsi, almeno per un momento, sulle tante e variopinte novità portate in dono da questo terzo capitolo delle scatenate avventure del famigerato zio… ehm, dio del Tuono!

Tanto per cominciare (e questo potrebbe essere facilmente interpretato come un pregio, ma potenzialmente anche come un difetto….), “Ragnarok” segna un palese punto di svolta dal punto di vista delle tonalità e delle ambientazioni della serie: dopo aver completamente abbandonato i prolissi e ridondanti dialoghi che caratterizzavano i primi due film, la pellicola di Waititi si concede finalmente l’opportunità di abbracciare in pieno lo spirito scanzonato, a tratti semi-demenziale e privo di complicazioni di tante altre pellicole targate MCU, ispirandosi, in modo particolare alle gesta irriverenti dei sempre più prossimi avventurieri intergalattici conosciuti con il nome di Guardiani della Galassia.
Una scelta che si sposa benissimo con la natura di “Ragnarok”, vale a dire il film che andrà inevitabilmente a rappresentare il necessario anello di congiunzione fra la serie diretta da James Gunn e quella guidata dagli indomiti fratelli Russo; un legame che andrà a sfociare, a maggio 2018, nell’uscita di quell’attesissima e febbrile adunata degli eroi chiamata “Avengers: Infinity War”.

Autoironia, gag sconclusionate e umorismo bieco diventano quindi le nuove parole chiave; nelle sapienti mani di Waititi, persino un personaggio “problematico” come quello di Bruce Banner/Hulk, solitamente dipinto attraverso un alone di tragico e irrisolvibile conflitto, riesce quindi a trasformarsi in una spalla comica affidabile, irrinunciabile e brillante. Gli stessi Thor e Loki, per l’occasione ancora alle prese con mitologiche beghe familiari di origine ancestrale, assumono all’interno di questo capitolo dei connotati molto più “umani”, arrivando a indossare per la prima volta dei panni più quotidiani e riconoscibili, infinitamente meno divini e impeccabili del solito.

Ma a farmi innamorare di questo sciocco, innocuo e spassosissimo cinecomic, a onor del vero, è stata soprattutto la nidiata di energici e nuovissimi comprimari: il “delizioso” e sconclusionato Gran Maestro Jeff Goldblum, la beona Valchiria, il massiccio Kork, il “graziosissimo” alieno insettoide Mik….
E poi c’è Hela, naturalmente: come potremmo mai rischiare di dimenticarci di lei, quando Cate Blanchett è riuscita a fare di questa divertente, sexy e spaventosissima cattiva la miglior villain che il MCU sia mai stato in grado di sfoggiare, assieme allo stesso Loki?!

Giudizio personale: 8.0/10



2 commenti:

  1. Visto ieri sera e adorato <3 credo che sia diventato una delle mie pellicole preferite del MCU! Certo, il richiamo a Guardiani della galassia si fa sentire (specialmente pensandoci oggi a mente lucida..ma non tanto xD), però non mi è dispiaciuto per niente!

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    1. Neanche a me, Giusy: ho adorato quasi tutto di questo nuovo "Thor", compresi l'evoluzione del protagonista e i nuovi personaggi, uno più spassoso e divertente dell'altro! Adesso non vedo l'ora che esca "Infinity War"... Maggio non arriverà mai troppo presto! *____*

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