giovedì 10 marzo 2016

Doppelganger, chi (o cosa) sono, e dove li abbiamo incontrati...


"Perché la luce sia splendente, ci deve essere l'oscurità."

(Francis Bacon)






Abbiamo tutti un Lato Oscuro… 
Bè, alcuni di noi saranno sempre più bravi a nasconderlo rispetto ad altri, è chiaro... ma alzi pure la mano chi fra noi non ha mai avvertito, almeno una volta in vita sua, il richiamo di una forza interiore misteriosa e “violenta”, un tarlo, una sorta di perverso “Grillo Parlante” al contrario, che cerca costantemente di spingerti a compiere la scelta più estrema, appagante, rischiosa, sbagliata?

 
Adesso, pensate...
E se questa voce che ci bisbiglia all'orecchio, così simile alla nostra, così familiare e pure così “aliena”, appartenesse in realtà a qualcun altro?!
Una sorta di “sosia”, un gemello oscuro; qualcuno che ostenta il nostro volto e i nostri vezzi, i nostri vizi e gli stessi punti di forza, ma privi delle nostre puntigliose, frustranti debolezze. 
Qualcuno pronto a punzecchiarci continuamente, insomma; e che ci sprona, dimostrandosi pronto a spingerci oltre la zona sicura rappresentata dai nostri limiti, senza esitazioni e senza rimorso, talvolta con apparente malevolenza, talora in preda a una sorta di allegra, prorompente, quasi affettuosa noncuranza?



Ebbene, il folclore attribuisce un nome ben preciso a questa sorta di creatura: lo chiamano “Doppelgänger”, termine composto di origine tedesca che significa “doppio viandante”.
Un personaggio che può essere reale, fisico e tangibile quanto ognuno di noi, oppure farsi portatore di una natura “altra”, decisamente più spirituale e sfuggente.  
Non a caso, infatti, secondo alcune leggende l'immagine del Doppelgänger può essere colta solo con la coda dell'occhio… Il che avrebbe senz'altro un senso: chi sopporterebbe mai di guardare in faccia la Bestia che dorme e attende e riposa e vigila in ogni istante nel profondo del nostro cuore?

Come un vampiro, il Doppelgänger non è in grado di proiettare un'ombra, né di riflettersi in uno specchio o nell'acqua.
In un modo o nell'altro, la sua comparsa è spesso presagio di sciagura, malattie, cambiamento, battaglie, importanti rivelazioni e confronti imponenti.
Nel bene o nel male, dopo la sua venuta, per il malcapitato osservatore nulla sarà più come prima.

Tenendo in considerazione il fascino esercitato da queste suggestive e ambigue creature, è facile comprendere le ragioni che hanno spinto il cinema e la letteratura a sfruttare le tematiche rappresentate dal Doppelgänger in dozzine, forse addirittura centinaia di occasioni.
A cominciare dai grandi classici: “Lo strano caso del dr. Jekyll e mr. Hyde di Robert Louis Stevenson, “Il ritratto di Dorian Gray” di Oscar Wilde, “Frankenstein” di Mary Shelley (il dottore e la creatura vengono considerati da molti critici come i due lati di una medesima medaglia…), Peter Pan e la sua ombra... i nomi citati rappresentano solo alcuni, fondamentali esempi di questa tendenza.

Stephen King, dal canto suo, ha dedicato un romanzo intero alla figura del Doppelgänger: ne “La metà oscura”, lo scrittore Thad Beaumont si trova infatti costretto ad affrontare la minaccia rappresentata dal suo spregevole e violento alter ego George Stark, un “uomo” che, da un punto di vista razionale, non sarebbe mai dovuto esistere.
Importante e suggestivo anche il caso di “Coralinedi Neil Gaiman: nel libro scritto dall'autore britannico, la ragazzina protagonista verrà infatti perseguitata dall'“Altra Madre”, una specie di strega, sosia della sua vera madre, con una coppia di bottoni cuciti al posto degli occhi e regina di un eccentrico quanto inquietante universo parallelo.




 
I miei due film preferiti sull'argomento, invece, sono “Fight Club” di David Fincher e “Il Cigno Nero” di Darren Aronofsky.
Entrambe le pellicole hanno in comune i temi-chiave della repressione e della complementarità; entrambi i titoli hanno dalla loro il grande vanto di essere stati diretti da registi talentuosi e competenti, che hanno saputo sfruttare al meglio il talento delle star chiamate a intepretare i ruoli principali e mettere in risalto i surreali risvolti psicologici proposti dalla sceneggiatura.

Infine, Doppelgänger e sosia oscuri non sono estranei neppure alla cultura videoludica: fra i tanti esempi che potremmo riportare, ci limiteremo qui a citare“Tomb Raider”, “Prince of Persia”, “Kingdom Hearts” e “Silent Hill 3”, vale a dire alcuni dei miei personalissimi videogiochi preferiti! ;D



E voi, amici...  avete mai letto/visto qualcosa inerente al mito del Doppelgänger? :)



Nel prossimo post,  parlemo di: 



"Legend", 

un film di Brian Helgland
 


13 commenti:

  1. ho visto e letto quelli dei quali hai parlato tu pure, ed al momento non me ne sovvengono altri, comunque mi è proprio interessato questo post...

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    1. Grazie mille, sei un tesoro... sono felicissima che ti sia piaciuto il post! *____*

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  2. Articolo molto interessante, per una figura mitologica di cui si sa pochino :)
    Però non so se concordo su Coraline come esempio di rivisitazione del mito: l'Altra Madre l'ho sempre considerata un mix tra un demone e un parassita che prende l'aspetto altrui, più che essere la rappresentazione del loro lato oscuro.

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    1. Mmm... ora mi hai messo un dubbio: è da un po' che ci penso, e sono arrivata alla conclusione che, secondo me, entrambe le teorie sono valide. Da una parte hai ragione quando dici che l'Altra Madre è un parassita, una strega "esterna" che cerca di strappare l'anima a Coraline, più che un doppio della sua vera madre...
      Dall'altra, continuo a pensare al fatto dei bottoni: che cosa succederebbe se Coraline accettasse di farseli cucire al posto degli occhi? Morirebbe, oppure diventerebbe tale e quale all'Altra Madre, una sorta di "copia" della vecchia se stessa, ma spietata, e affamata come il demone? Ecco perché credo che la tesi del doppelganger sia giustificata, in fondo, anche se non proprio esatta al cento per cento: il valore simbolico, secondo me, e il riferimento al "lato oscuro", effettivamente nel testo c'era..
      Anche se forse, a questo punto, mi viene da chiedermi se la strega in realtà non sia il doppio oscuro di Coraline stessa, più che di sua mamma... Aaaargh, che mal di testa: bisognerebbe chiedere a Neil cosa ne pensa! :P

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    2. Non credo che l'Altra Madre sia un doppio di Coraline per il semplice fatto che era già lì, e ha catturato altri bambini in passato. Può essere che incarni il lato oscuro della madre che abita nella casa per attirarne il figlio, ma l'ho sempre considerata un'entità esterna proprio perchè Coraline non è l'unica bambina ad essere stata presa, ma l'ultima. Non ricordo se i tre bambini morti si erano lasciati cucire gli occhi, solo che l'Altra Madre si era nutrita della loro vita e poi ne aveva tenuto prigioniere le anime @_@

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  3. Bellissimo il blog ampliato così😍, con l'anticipazione del prossimo post e i voti!😊 Questo post poi è molto interessante. Conoscevo solo il fenomeno doppelgänger nella letteratura, appunto con i romanzi "Dorian Grey" e "Frankeinstein"!😊 Io ho fatto un post su un manga, passa se vuoi!😘

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    1. Grazie mille, Vanessa, sei gentilissima! *____*
      Un manga, dici?! Uh, sono curiosissima... finisco di sistemare il post di oggi e corro a sbirciare! :D

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  4. Io sono patita di creature sovrannaturali, infatti dopo aver visto The vampire diaries e aver scoperto il doppelganger, ho fatto delle ricerche su internet. E niente, una figata!!
    Spero che farai altri post del genere perché, come avrai capito, li a d o r o. *_*

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    1. Grazie, Giusy, che bello! *___*
      Sicuramente farò altri post dedicati ad altre creature sovrannaturali, devo dire che ci ho già preso gusto... :D
      Uh, "The Vampire Diaries": io non l'ho mai visto, ma mia madre lo segue da sempre... ^____^

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  5. Oohh Sophie, questo post è interessantissimo e scritto in modo perfetto!!! Ovviamente conoscevo il topos dell'alter ego malvagio, ma non conoscevo il termine doppleganger e il folklore che c'era dietro! Hai citato romanzi e libri che ho adorato quindi i complimenti sono doppi! ❤️

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    1. Grazie, sono contentissima che il post sia stato apprezzato! <3
      Mi sono lasciata affascinare dall'argomento dopperlganger leggendo "La spada spezzata" di Poul Anderson: da allora ho fatto un po' di ricerche, e ho pensato di condividere i miei piccoli risultati con tutti voi! :D
      Stessa cosa che farò con la prossima "creatura" sulla mia lista dei temi da approfondire: vale a dire, la Morrigan... appena ne saprò qualcosina in più, tornerò a parlarvene! ^____^

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  6. Complimenti per il post! :) E' davvero interessantissimo!!! *___*

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