domenica 12 luglio 2015

Recensione: "Strangerland" (film)



Titolo: Strangerland
Regia:  Kim Farrant
Cast:  Nicole Kidman, Hugo Weaving, Joseph Fiennes, Maddison Brown, Nicholas Hamilton, Meyne Wyatt
Anno: 2015

"La monotona vita di una famiglia in una città rurale dell'entroterra australiano viene sconvolta dalla scomparsa dei due figli, ingoiati (forse) dalle sabbia del deserto.
Voci disturbanti e ricordi del passato, sollevati dalla tragedia, minacciano di distruggerli per sempre, mentre le ricerche si fanno a ogni ora più affannose e disperate...." 




Parliamo oggi di un film, a metà strada fra il dramma e il thriller psicologico,  che ha debuttato qualche mese fa al Sundance Festival, la prestigiosa rassegna dedicata al cinema indipendente.
"Strangerland", di 
Kim Farrant, benché apparentemente molto lontana dai circuiti mainstream del cinema hollywoodiano, non è comunque una pellicola destinata a passare inosservata, considerando che nel novero del suo cast artistico compaiono ben tre nomi di spicco: Nicole KidmanHugo WeavingJoseph Fiennes.

La storia è quella della famiglia Parker, mamma Catherine, papà Matthew, e i figlioletti Lily (Maddison Brown) e Tom (Nicholas Hamilton); un quartetto di personaggi alquanto inconsueti, ve lo garantisco, e fuori da ogni schema convenzionale.  
Ogni dinamica di interazione fra di loro, infatti, è in qualche modo distorta, resa ambigua e corrosa da un fiume interminabile di emozioni complesse e sotterranee.
È la quindicenne Lily, in particolare, a destare le maggiori preoccupazioni, i sintomi più destabilizzanti, quelli che rischiano di sgretolare le fondamenta dell'unità famigliare sin dal principio.
Uno scandalo precoce segna, infatti, il passato di Lily, accompagnando e funestando in ogni momento l'altrimenti placida, sonnacchiosa, letargica vita di questa tutt'altro che ordinaria famiglia australiana.

La situazione precipita la notte in cui la bionda Lolita di casa scompare, allontanandosi insieme al fratellino (o così si presume) in direzione dello sconfinato deserto color rosso bruciato che circonda la loro casa.
Da quel momento in poi, i due angosciati genitori precipiteranno in un autentico girone infernale, un limbo vertiginoso fatto di incertezze, recriminazioni, paure, accuse reciproche e sconfitte, scaraventando anche noi spettatori in un caos progressivo fatto di emozioni sempre più velenose, sospettose e incalzanti.


"Strangerland" è stato definito, da una larga fetta della critica straniera, come il film che ha permesso alla divina Nicola Kidman di tornare (finalmente!) a calarsi nei panni di un personaggio complesso, stratificato, e degno delle sue sconfinate doti recitative.
Con questa interpretazione dei fatti, non potrei essere più d'accordo.

La sua Catherine è una figura smarrita, il ritratto di una madre che spezza il cuore, disorienta, depista, commuove; ci coglie di sorpresa e ci colma di indignazione, oppure di compassione, tutto in simultanea; una 
 donna distrutta dai propri errori, che nel momento più difficile va incontro a un percorso di disgregazione personale che metterà in serio pericolo tutto ciò che conosce e ama.
Anche Joseph Fiennes (non proprio uno dei miei attori favoriti) secondo me è stato in grado di rendere giustizia, in maniera encomiabile, a Matthew, un padre pieno di difetti e contraddizioni, terrorizzato dalle responsabilità legate al proprio ruolo e vincolato da un forte senso del decoro e della pubblica opinione.

Sotto tanti, tanti punto di vista, bisogna dirlo, "Strangerland" potrebbe non essere un film facile da digerire.
Esplora parecchie tematiche "scottanti", inusuali, e non si esime dal proporle in una chiave tragica, amara e e scioccante.
Personalmente, confesserò di averlo apprezzato proprio per questo: per lo sguardo disincantato (anche se non completamente lucido), feroce, battagliero, con cui sembra guardare alla società, un nido ribollente di menzogne, calunnie e ipocrisia appena annidato sotto la superficie; una regista ribelle, Kim Farrant, insomma, al servizio di una storia altrettanto ribelle: anime gemelle, forse, di quei due disperati bimbi perduti (da tutti i possibili punti di vista...) che tutti si affannano così tanto a cercare e cercare, sotto il sole rovente; un miraggio di innocenza e spontaneità sempre più distante, smarrito fra le rocce spigolose e implacabili di un impietoso scenario desolato.

Giudizio personale: 7.5/10





29 commenti:

  1. Bel post, Sophie. In quanto al film: lo aspettavo, è davvero il mio genere, ma non sapevo fosse già uscito. Sai dirmi se si trova coi sottotitoli, o aspetto? In lingua proprio mi distraggo. Leggo "Sundance" e mi si illuminano gli occhi - in questi giorni, sto esplorando commedie indipendenti sconosciute, anche se sono più da Tribeca Film Festival. E sapere che la Kidman sta tornando alla bravura di una volta, be', mi consola. Il suo chirurgo è da denuncia.

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    1. L'ho visto con i sottotitoli in inglese, Mik: stavo cercando un paio di film con Abigail Breslin (che da noi non sono ancora/mai usciti) e mi sono imbattuta invece in questo. Non ho proprio saputo resistere, anche se non ho dubbi che entro pochi giorni arriverà anche coi sottotitoli tradotti! ;D
      Alcune commedie indipendenti sono davvero da cuoricini negli occhi, sono d'accordissimo con te: ultimamente, ad esempio, ho visto "Boy Meets Girl"(coi sottotitoli in inglese, anche questo) e l'ho trovato adorabile, mi sa che ne parlerò presto! ^____^

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    2. Ah, lo avevo notato! ;)
      Io ho visto Comet, con la Rossum e Justin Long: commedia diversament eromantica, un po' alla Gondry, surreale ma bellina davvero.

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    3. L'ho cercato adesso: accidenti, mi ispira!
      Se poi citi addirittura Gondry... sfondi una porta aperta! *_____*

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  2. Sembra davvero un film da vedere, sia per la trama che per il ritorno della Kidman.

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    1. La Kidman si era un po' persa, ultimamente, e i suoi ultimi film non spiccano certo per grandiosità o spessore (con l'eccezione magari di "Stoker", che a me è piaciuto molto).
      Ma con "Strangerland"... ha ampiamente dimostrato di poter essere ancora se stessa, secondo me! *____*

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  3. Ne ho sentito parlare qua e là. La Kidman non mi ha mai convinto completamente ma credo di poterle dare un'occasione questa volta :)

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    1. Ti consiglierei anche "Dogville", se non fosse un film così profondamente disturbante, angosciante, pessimista e "depresso" da avermi praticamente traumatizzato a vita! XD
      Lì, comunque, la Kidman dimostra davvero tutto il suo sconfinato, sbalorditivo, quasi "mostruoso" potenziale espressivo, secondo me! :)

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  4. Non lo conoscevo (come sempre... in fatto di film sono ignorantissima!), ma me lo segno!

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    1. E' un film interessante, Aenor. Secondo me, almeno! ;D

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  5. Effettivamente e anche affettivamente, Strangerland riporta Nicole Kidman al suo meglio. Il film è quasi tutto sulle sue spalle. Un film che tra l'altro nasconde notevoli riflessioni, anche a seguito della meravigliosa terra ove è ambientato. Anche io ne ho umilmente scritto qualcosa (http://sabatopizza.blogspot.it/2015/08/strangerland-di-kim-farrant-2015-people.html), in rete per ora non se ne legge molto ed è un peccato giacché è un bel film e sarebbe un peccato ulteriore congedarlo come il solito dramma con gente che sta male.

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    1. Corro a leggere la tua recensione, Nelson! :)
      Comunque sì, sono pienamente d'accordo con te: spero che a poco a poco il film riesca a imporsi su un pubblico un po' più vasto, visto che regista e attori (Nicole Kidman prima di tutti) lo meriterebbero ampiamente! ^^

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  6. Mah, un film con spunti interessanti ma con troppe cose lasciate "lì" in sospeso, non chiuse.... cose che non mi hanno dato idea di libertà d'interpretazione quanto più un "non so come proseguire senza spu**anare tutto" (forse per timore di non sgretolarsi in qualcosa di logico ma già visto e rivisto).
    Le vicende famigliari non concretizzano mai per davvero: un passato tragico, o un qualche evento che viene rivissuto per cui succede quel che succede (sto cercando di non spoilerare), la cosa del serpente arcobaleno che è buttata lì (con tanto di commento dell'anziana saggia" che non ti fa capire di cosa si stia parlando e tutto quell'amplesso di situazioni che spuntano un pò dal nulla (il vacconismo della Kidman) e che alla fine, quando passano i titoli di coda mi fanno un pò tutto grottescamente riassumere con :
    "Ah, insomma, due zoccole nel deserto":
    Il film mi è comunque piaciuto, ma dovendo essere una storia densa e magari introspettiva mi lascia un pò indifferente a ridere su questa mia frase riassuntiva finale. Peccato, occasione un pò sprecata.

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  7. Mah, un film con spunti interessanti ma con troppe cose lasciate "lì" in sospeso, non chiuse.... cose che non mi hanno dato idea di libertà d'interpretazione quanto più un "non so come proseguire senza spu**anare tutto" (forse per timore di non sgretolarsi in qualcosa di logico ma già visto e rivisto).
    Le vicende famigliari non concretizzano mai per davvero: un passato tragico, o un qualche evento che viene rivissuto per cui succede quel che succede (sto cercando di non spoilerare), la cosa del serpente arcobaleno che è buttata lì (con tanto di commento dell'anziana saggia" che non ti fa capire di cosa si stia parlando e tutto quell'amplesso di situazioni che spuntano un pò dal nulla (il vacconismo della Kidman) e che alla fine, quando passano i titoli di coda mi fanno un pò tutto grottescamente riassumere con :
    "Ah, insomma, due zoccole nel deserto":
    Il film mi è comunque piaciuto, ma dovendo essere una storia densa e magari introspettiva mi lascia un pò indifferente a ridere su questa mia frase riassuntiva finale. Peccato, occasione un pò sprecata.

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  8. Ragazzi ma come lo interpretate?? Io non ho capito che fine ha fatto la ragazza!! Mi è rimasto lì...ditemelo!!

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  9. Film dal potenziale buttato al vento per colpa di un finale che non è un finale. Ogni storia che si rispetti merita di essere chiusa degnamente. Qui ci troviamo invece di fronte alla rottura del patto narrativo, gli autori promettono e poi non mantengono. Non ci sto. Fosse un libro lo avrei scaraventato dalla finestra. Ottima la scelta dell'ambientazione metafora del postmodernismo e del deserto emotivo in cui l'umanità naviga.

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  10. Film assolutamente fantastico. Un thriller psicologico dal ritmo opprimente e incalzante, che lascia il finale ad una libera interpretazione. La sceneggiatura e la regia sono state magistrali, il tutto culminato dalla splendida recitazione di Nicole Kidman e Joseph Fiennes. Le uniche pecche di questo film, secondo il mio parere, è che non sono stati approfonditi alcuni temi, come ad esempio il passato della ragazza e la precocità sessuale residente anche nella madre(kidman). Ma per il resto, il film è un capolavoro. Mi sento di consigliarlo a tutti gli appassionati del genere. Non ve ne pentirete.

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  11. Pensavo fosse un bel film..ma arrivata al finale mi sono ricreduta

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  12. datemi una fine.. una qualsiasi, ve ne prego

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  13. Che cavolo di finale è??????? Ho buttato 2 ore del mio tempo... non lo vedete se vi piacciono i film che hanno un senso.. che nervi.. segui un film aspettando di capire tutto quello che nn era chiaro nel Film,e alla fine nn lo sanno nemmeno quelli del film come finisce e nn spiegano nulla... che schifo.

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  14. Che cavolo di finale è??????? Ho buttato 2 ore del mio tempo... non lo vedete se vi piacciono i film che hanno un senso.. che nervi.. segui un film aspettando di capire tutto quello che nn era chiaro nel Film,e alla fine nn lo sanno nemmeno quelli del film come finisce e nn spiegano nulla... che schifo.

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  15. o sono troppo stupida io da nn capire... ma un film senza finale, bello o brutto che sia.... non è un film a meno che nn ci sia un seguito

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  16. non si capisce nulla ... film senza trama ... senza finale -- per riassumere:
    -- famiglia disastrata che non comunica
    -- padre che sembra tutto ( difende la figlia dall'insegnante, se ne frega della figlia per il lavoor, sembra l'unica persona della famiglia che non ha paranoie, forse ha stuprato la figlia ... forse no ... accusa la moglie di essere yba tria come la figlia...vede il figlio che esce di notte perché sonnambulo ma va a dormire.. difende il figlio dalla moglie...copre la moglie perche' e' nuda ...ma si pente alla fine.... di cosa??? non si sa)
    -- la madre piu' che preoccupata della figlia sembra invidiare la figlia che ha tanto successo (successo=???) con gli uomini...

    ma alla fine ...forse si puo' ricominciare ... ma senza figlia???? e chissene importa che fine ha fatto e perchée' fuggita??? solo perché non le piaceva il posto??? e ha lasciato il fratellino da solo nel deserto????
    Ma daiiiiiiiiiiiiiiiiiii

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  17. CONFUSA 30/08/2016
    Sono molto confusa anch'io e soprattutto ho bisogno di attribuire un finale a questa storia. Voglio pensare che i genitori anno capito che la figlia non e' dispersa nel deserto ma se ne e' andata con i suoi problemi ed hanno accettato la cosa c, il padre ha abusato della figlia in tenera eta' e vivra' di rimorsi , la madre ha accettato tutto questo rassegnata dal fatto che la sua vita e' andata cosi e deve comunque andare avanti .
    Certo un accenno in piu' sul finale non ci sarebbe stato male ! che peccato mi ha lasciato con l'amaro in bocca

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  18. CONFUSA 30/08/2016
    Sono molto confusa anch'io e soprattutto ho bisogno di attribuire un finale a questa storia. Voglio pensare che i genitori anno capito che la figlia non e' dispersa nel deserto ma se ne e' andata con i suoi problemi ed hanno accettato la cosa c, il padre ha abusato della figlia in tenera eta' e vivra' di rimorsi , la madre ha accettato tutto questo rassegnata dal fatto che la sua vita e' andata cosi e deve comunque andare avanti .
    Certo un accenno in piu' sul finale non ci sarebbe stato male ! che peccato mi ha lasciato con l'amaro in bocca

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  19. Che delusione........ore di accanimento per un finale di merda.......interpretare un finale? Ma mi faccia il piacere...

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  20. Bello 👍, ma finale deludente 👎

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