giovedì 16 ottobre 2014

Recensione: "The Farseekers"



Titolo: The Farseekers
Autrice: Isobelle Carmody
Serie: Obernewtyn, Vol. 2
Disponibile: in inglese!
Trama:
"La giovane Elspeth Gordie - dotata di straordinari poteri mentali - si è unita ad altri Misfit in cerca di rifugio sulla remota montagna che ospita la struttura chiamata Obernewtyn.
Eppure la minaccia rappresentata dal totalitario Concilio è sempre presente.
La loro sola difesa consiste nel lavorare sodo per sviluppare i propri poteri mentali prima di un inevitabile confronto.
Ma quando Elspeth viene attirata lontano dalle montagne e spinta a imbarcarsi in una pericolosa missione per salvare una potente Misfit, il fato della colonia di Obernewtyn finirà ancora una volta appeso a un sottilissimo filo..."
Le mie opinioni:
Secondo alcuni, la serie di Obernewtyn deve tantissimo all'influenza dello stile, dei personaggi e delle tematiche dei romanzi, da molti considerati ormai come grandi "classici" del fantasy, firmati da Marion Zimmer Bradley.
Non mi esprimerò più di tanto in favore o a discapito di questo (semmai appena un po' azzardato) paragone.
Onestamente, come forse saprete già, i libri della famosa autrice americana a me non sono mai andati particolarmente a genio, e per di più ho anche fatto una fatica abissale per finire quei pochi che mi sono data la pena di leggere fino all'ultima pagina.
Con i libri dell'australiana Isobelle Carmody invece, per fortuna, si è stabilita fin da subito una discreta sintonia; anche se, lo devo confessare, questo secondo capitolo dedicato alle avventure della giovane eroina "disadattata" Elspeth Gordie per me non si è affatto rivelato all'altezza degli ottimi standard fissati dal primo volume della saga.

In "The Farseekers", ad ogni modo, ritroviamo Elspeth e gli altri Misfits due anni dopo la conclusione dell'epico conflitto che ha visto la ragazza opporsi ai machiavellici piani di una coppia di agghiaccianti "scienziati" e ai loro folli progetti volti a risvegliare le antiche macchine da guerra che dormono in fondo all'abisso.
In questo lasso di tempo,  tantissime cose sono cambiate a Obernewtyn, e i ragazzi si sono organizzati per gilde, a seconda del potere (oppure della combinazione di poteri) che sono in grado di esercitare.
Per cui adesso all'interno dell'istituto esistono un'aggressiva fazione di "coercitori", ossia coloro in grado di controllare le azioni degli altri attraverso la forza della mente, e una formata dai miti guaritori; la gilda dei Misfit che dimostrano una sorprendente e sviluppatissima capacità empatica, quella dei ragazzi in grado di comunicare con gli animali e quella dei giovani (o meno giovani, in qualche caso) che attraverso le loro visioni riescono a cogliere vaghi e misteriosi brandelli provenienti dal futuro.
Per Elspeth, chiaramente, è stato un po' difficile scegliere di guidare una gilda piuttosto che un'altra, poiché il ruolo da protagonista in pratica le impone di possedere tutti i poteri sinora conosciuti a Obernewtyn, e di presentarsi di conseguenza agli occhi del lettore come la canonica e tormentata super-eroina indistruttibile «che non deve chiedere mai» e che riesce sempre a salvare la situazione grazie ai suoi portentosi talenti sovrannaturali! XD
Alla fine, tuttavia, la nostra Elspeth (che a me piace abbastanza, a dire il vero, un po' perché è un'outsider di prima categoria e un po' perché, scherzi a parte, i suoi punti deboli e le sue vulnerabilità, soprattutto emotive, la rendono molto umana) decide di assumere il ruolo di capo indiscusso della gilda dei "farseekers", le persone in grado di svincolare la mente dal corpo e di lasciarla libera di sorvolare monti, piane e colline, alla ricerca di pensieri e situazioni anche molto distanti dalla loro contingente realtà fisica.

All'inizio del romanzo, comunque, secondo me c'è un discreto casino, perché il lettore si ritrova catapultato in questo scenario, radicalmente mutato dai tempi del primo "Obernewtyn", e la Carmody non si prende la briga che di fornirci quattro cenni di spiegazione in croce prima di cominciare a snocciolarci un nome e un titolo dopo l'altro: "ecco allora passare di qui Roland, capo della gilda di bla bla bla, che se va per i fatti suoi e dice "buongiorno!" mentre da di là compare Maryon, signora di cha cha cha, dotata dell'incredibile talento di fare questo e quell'altro, amica di Pinco Pallino e cugina di Tizio e Caio, e così via, così via.
Lì per lì non ci ho capito quasi niente, e stavo peraltro anche cominciando a spazientirmi abbastanza! XD

Per fortuna, le cose cominciano a cambiare con l'organizzazione di una missione destinata a condurre Elspeth in un pericoloso e scatenato viaggio attraverso la sua terra piagata, distrutta e devastata dall'Olocausto nucleare che, tanti anni prima, ha portato alla distruzione del mondo così come noi lo conosciamo.
L'ambientazione, come sempre, resta una spettacolare e formidabile comprimaria della serie, e si conferma come il più valido asso nascosto nella manica della Carmody.
I segni dell'Apocalisse sono ovunque, in questo cupo scenario desolato, e gli sciacalli si aggirano fra le rovine per cercare di depredare quel po' che è rimasto dell' immenso tesoro rappresentato dall'antica conoscenza del Mondo di Prima.

Mentre percorrono la terra, dicevamo, cercando disperatamente di evitare le zone contaminate, i soldati e i briganti sulle loro tracce, Elspeth e il suo gruppo si imbattono in un ostacolo dietro l'altro, in una girandola di insidie e di incontri a dir poco forsennata.
La Carmody, purtroppo, ancora una volta commette secondo me il grosso errore di gettare nel gran calderone della trama circa tredici milioni e mezzo di personaggi in poco più di 300 pagine; in pratica non fai in tempo ad affezionarti a uno che lei te ne porta via quattro, presentandotene nel contempo altri cinque o sei.
Fra tutte le facce nuove, comunque, sono riuscita a sviluppare almeno una certa simpatia per la "selvaggia" e irruente Dragon (che sicuramente acquisterà un ruolo di importanza vitale nei prossimo capitoli della saga), e a confermare la mia adorazione nei confronti di Maruman, il delirante e visionario gatto pazzo di Elspeth.

Rushton, purtroppo, ancora una volta si rivela invece  come una presenza marginale, inconsistente e del tutto inadeguata al suo presunto ruolo di capo spirituale della ribellione.
In teoria Signore Supremo di Obernewtyn e capo dell'intera brigata di potentissimi Misfits (nonché vago interesse romantico di Elspeth, aggiungerei io), il giovane si dimostra a parer mio un mero fantoccio,un patetico pupazzetto che la protagonista può tenere nelle tasche della gonna per l'intera durata del romanzo, dal momento che sembra proprio lei in ogni momento l'unica in grado, in realtà, di decidere, dirigere, guidare.

L'azione serrata e adrenalinica si rivela, ad ogni modo, l'altra componente fondamentale di questo sequel, insieme alla splendida e dettagliata ambientazione, per cui le pagine del libro sembrano volare via veramente in fretta, sotto l'egida dello stile fluente, gradevole e introspettivo della Carmody, e dell'incalzante io narrante.
Il libro mi è piaciuto, insomma, anche se forse mi sarei aspettata un filino di più, considerando le ottime premesse del primo volume.
Considerate che la Carmody, fra l'altro, ha escogitato questa scoppiettante serie per giovani lettori, a metà strada fra "Dark Eden" di Moira Young e "Le Cronache di Narnia" di C.S. Lewis, alla fine degli anni '80, vale a dire parecchie ere geologiche prima che Suzanne Collins saltasse fuori dal nulla a innescare la pazzesca esplosione di romanzi distopici attualmente in atto nelle nostre librerie...
Non male, insomma, per un'autrice che ha cominciato a scrivere ai tempi del liceo e che, da allora, non si è mai più fermata; decisamente non male... ;D

Giudizio personale: 7.5/10


:)

6 commenti:

  1. Non lo conoscevo, sembra davvero carino! In più la copertina mi piace un sacco :)

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    1. E' una serie piuttosto bellina, secondo me, Aenor! ^___^ Ormai ha un po' d'anni sulle spalle, ma calcola che è molto lunga, e che l'ultimo libro deve ancora uscire... le tematiche di cui tratta, in ogni caso, sono sicuramente ancora molto, molto attuali! :D

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  2. Sembra una serie davvero intrigante *o* il primo volume lo andrò a cercare sicuramente :D

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    1. Io l'ho scoperta un po' di anni fa su un sito inglese, che ormai è diventato una delle mie fonti principali, quando si tratta di scovare nuovi titoli potenzialmente interessanti ancora inediti in Italia. E' stato lì infatti che ho sentito parlare per la prima volta di quel piccolo/grande capolavoro che è "Reapers are the angels", per esempio, se non ricordo male! :D Devo dire che, questi libri in particolare, hanno dei bei personaggi e un'ambientazione grandiosa: sono proprio contenta di averli scoperti! ^____^

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  3. a me ispira, lo ammetto. Sapere poi, come hai ben sottolineato, che è padre del distopico di oggi... Umh, lo voglio leggere;)

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    1. Non è male, ribadisco, non è male! Ci sono decisamente un saaaaacco di libri peggiori in circolazione là fuori, secondo me! ;D
      Se avrai modo di leggerlo, in futuro, spero tanto che ti possa piacere! ^_____^

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