venerdì 25 luglio 2014

Orange is the New Black - Tutti pronti per il secondo round?


Le mie considerazioni personali sulla seconda stagione



Fedeli all'antico motto che recita «via il dente, via il dolore», affrontiamo subito il tormentone legato alla seconda stagione di "Orange is the New Black", e diciamo le cose come stanno: si, è vero... Laura Prepon aveva degli impegni durante le riprese, che non potevano essere assolutamente prorogati, per cui, purtroppo, l'attrice ha potuto dare il proprio contributo apparendo in soli 4 episodi su 13.
E, si... L'assenza di Alex a volte si avverte sullo schermo, arriva a tratti a pesare come una piccola/grande lacuna, e si manifesta sotto forma di una lievissima impazienza, per effetto della quale lo spettatore, sotto certi aspetti, non fa che divorare una puntata dietro l'altra aspettando l'agognato momento del ritorno, e potrebbe sentirsi incline a proiettare buona parte delle sue più alte aspettative sull'annunciata, attesissima terza stagione (la Prepon, a proposito, per tranquillizzare gli animi ha già fatto sapere che parteciperà a ogni episodio! XD).

Ora... Tolte queste necessarie, piccole precisazioni, lo posso anche ammettere: i nuovi episodi, secondo me, sono una vera bomba!
La storia si dipana attraverso i vari archi narrativi, intrecciati e almeno parzialmente sovrapposti, approfondendosi e arricchendosi di puntata in puntata, di rivelazione in rivelazione, grazie all'apporto delle singole storie personali di ciascun personaggio; il cast, inoltre, viene impreziosito dall'arrivo di alcune new entry, e la sceneggiatura giunge a sfiorare corde finora rimaste inaccessibili...
Insomma, in definitiva, confesso di avere amato questa seconda stagione addirittura più della prima! *___*

L'entrata in scena più eclatante, quella destinata a sconvolgere gli equilibri alla base del fragile ecosistema del Litchfield, é senz'altro quella di Vee (Lorraine Toussaint), una scafata e ambiziosa galeotta di colore che si proporrà, fin da subito, come una sorta di ambigua e pericolosa guida per alcune pecorelle smarrite intrappolate nel carcere.
A contrastarla nel suo pericolosissimo giro di affari clandestini provvederà una battagliera Red, sempre più decisa a riconquistare il suo vecchio ruolo di mamma-chioccia/boss della prigione...
Insomma, dietro le sbarre si scatenerà una vera e propria guerra senza esclusione di colpi, fra lacrime, drammi, brutali pestaggi, notizie inaspettate, irriverenti siparietti comici, emozionanti flashback e la consueta dose di "ordinaria follia" a cui la creatrice e sceneggiatrice, Jenji Kohan, ci ha ormai abituati.

Fra i vari personaggi, ad accattivarsi principalmente le mie simpatie, stavolta, sono stati Caputo (a sorpresa!!!), il sorvegliante dai baffi improbabili e lo sguardo malinconico, con la sua carica di umanità, il disperato bisogno di provare a cambiare il mondo e le sue cento, mille insicurezze; la giunonica e agguerrita Red, interpretata da una splendida Kate Mulgrew (giustamente nominata agli Emmy per il suo ruolo nella serie, insieme alle colleghe Uzo Aduba, Natasha Lyonne, Laverne Cox e Taylor Schilling) e Morello, in tutta la sua squisita, tenerissima, lacerante e pericolosa follia.


Taystee, che dal canto suo non mi era mai andata particolarmente a genio, ha finito invece con l'attirarsi gran parte della mia ostilità e antipatia; pollice verso anche per Crazy Eyes (per quanto non si possa negare la notevole abilità interpretativa dell'eccezionale Uzo Aduba), per lo scialbo Bennett e per l'odiosa e insensibile Fig (parliamo sempre, attenzione, di una questione di gusti personali, dal momento che il vanto più grande del telefilm è probabilmente proprio quello di schierare un ventaglio di personaggi sfaccettati e caratterizzati sempre in maniera tanto curata e  magistrale!).
Interessanti anche la descrizione e lo sviluppo della personalità di Gloria, che nella prima stagione era rimasta un pó sullo sfondo, cosí come l'approfondimento di quelle di Healy, Poussey e, almeno parzialmente, Daya, mentre restano dinamici, accattivanti, meravigliosi e pieni di verve come sempre, a parer mio, personaggi ormai da tempo consolidati come Sophia, Nicky, Pennsatucky, Mendez...

E Piper?, vi chiederete magari a questo punto.
Bé, la nostra Chapman è senz'altro cambiata.
I mesi in carcere l'hanno sottoposta a una dura trasformazione, una sorta di traumatico «rito di passaggio» che l'ha costretta a scendere a patti con i suoi lati più oscuri e a rivedere completamente la sua stessa definizione di identità.
I difetti, forse, sono gli stessi di un tempo (l'egocentrismo smisurato, le stordite contraddizioni, la cronica incapacità di decidere, una buona volta, se ciò che vuole è imboccare la strada che la renderà finalmente se stessa, oppure semplicemente quella più tranquilla, comoda...), eppure nello stesso tempo la nostra bionda e impavida (anti-)eroina preferita dei giorni nostri non è più quella che credevamo di conoscere.
Decisamente.
Emblematico, da questo punto di vista, è forse il suo rapporto con la giovane hippy-contestatrice Soso (da tutti amichevolmente chiamata "Mulan" XD), un personaggio che ci riporta chiaramente alla memoria la Piper della prima stagione: ingenua, loquace, "tenera", sempre pronta ad attirare l'attenzione su di sé... vale a dire un soggetto che, secondo i pronostici generali, è destinato ad avere una vita tutt'altro che facile all'interno del Lichfield!

Per quanto riguarda infine l'eterna diatriba della scelta fra Larry e Alex, credo (o almeno spero!)  che ci si stia finalmente avviando verso l'inevitabile scioglimento dell'amletico dilemma piperiano! XD
Dite ciò che volete, ma ho sempre avuto un'idea piuttosto chiara della persona con cui Piper dovrebbe stare... La sua machiavellica anima gemella, nel bene e nel male, per così dire.
Probabilmente l'unica creatura sulla faccia del pianeta in grado di gestire e confrontarsi con i continui sbalzi di umore, le paure, le tendenze manipolatorie, le piccole manie da svitati e il gigantesco ego di Piper... Non fosse altro altro che perché li condivide! :p
E penso che la Schilling, in questo senso, riesca addirittura a dimostrarsi una spanna al di sopra della sceneggiatura, svelando i sentimenti del suo personaggio, anche al di là delle battute previste dal copione, attraverso una vasta gamma di espressioni, sorrisi languidi e sguardi sognanti rivolti a una certa persona... insomma, tanti piccoli segnali che, secondo me, possono essere interpretati come decisamente rivelatori! :)

Giudizio personale: 9.3/10



2 commenti:

  1. Io devo iniziare la prima da una vita, cavolo, e so che la adorerei. Devo rimediare ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche secondo me ti potrebbe piacere parecchio, Mik! ;D Attendo peraltro le tue impressioni con grandissima curiosità! ^____^

      Elimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...