domenica 16 settembre 2012

Recensione: Divergent




Titolo originale: Divergent
Autrice: Veronica Roth
Serie: "The Insurgent Trilogy"
Disponibile: anche in italiano, pubblicato dalla DeAgostini!
La trama:
"Dopo la firma della Grande Pace, Chicago è suddivisa in cinque fazioni consacrate ognuna a un valore: la sapienza per gli Eruditi, il coraggio per gli Intrepidi, l'amicizia per i Pacifici, l'altruismo per gli Abneganti e l'onestà per i Candidi. Beatrice deve scegliere a quale unirsi, con il rischio di rinunciare alla propria famiglia. Prendere una decisione non è facile e il test che dovrebbe indirizzarla verso l'unica strada a lei adatta, escludendo tutte le altre, si rivela inconcludente: in lei non c'è un solo tratto dominante ma addirittura tre! Beatrice è una Divergente, e il suo segreto - se reso pubblico - le costerebbe la vita. Non sopportando più le rigide regole degli Abneganti, la ragazza sceglie gli Intrepidi: l'addestramento però si rivela duro e violento, e i posti disponibili per entrare davvero a far parte della nuova fazione bastano solo per la metà dei candidati. Come se non bastasse, Quattro, il suo tenebroso e protettivo istruttore, inizia ad avere dei sospetti sulla sua Divergenza.."
Ambientazioni: il romanzo si svolge in un ipotetico futuro post-bellico, fra le macerie lasciate indietro da una società che non è più. La vecchia Chicago è stata suddivisa in aeree abitate da cinque diverse fazioni di individui; ciascuna di esse si riconosce come depositaria di un'unica virtù (coraggio, altruismo, onestà, saggezza e benevolenza) e aderisce al motto: "la fazione prima di qualunque altra cosa, anche del sangue"!
Personaggi principali:
- Beatrice "Tris" Prior: esile ragazzina bionda, sui sedici anni, che decide di trasferirsi dalla sua fazione originaria (gli Abneganti) a quella degli Intrepidi. Nel corso della sua iniziazione, dovrà affrontare notevoli difficoltà, fra cui il bullismo di alcuni compagni e la diffidenza che i membri degli altri gruppi nutrono da sempre nei confronti degli Abneganti, considerati ipocriti e falsi moralisti da strapazzo.
- Quattro: è  uno degli istruttori di Tris, nonché l'oggetto dei desideri neanche troppo segreti della ragazza! XD E' il classico bel tenebroso con una nascosta anima da "giuggiolone" in carriera nel cuore; custodisce alcuni segreti relativi al suo passato di transfazione, fra i quali il suo vero nome.
- Eric: se Quattro è l'istruttore "buono", Eric è decisamente quello "cattivo"! Spietato, collerico, irragionevole e, in ultima analisi, incarnazione vivente di qualsiasi vizio o difetto congenito alla Roth sia passato per la mente di attribuirgli, Eric è quel classico personaggio dal quale non sai mai bene cosa aspettarti... più che altro per ragioni di incoerenza patologica costituzionale, purtroppo! XD
- Christina: sorta di migliore amica di Tris, proviene dalla fazione dei Candidi ma compie l'iniziazione nel gruppo degli Intrepidi.
- Will: è il ragazzo di Christina. Si addestra anche lui negli Intrepidi; proviene dal gruppo degli Eruditi.
- Jeanine: leader degli Eruditi. Autorizza la pubblicazione di una serie di articoli che polemizzano contro la presunta inettitudine e la cattiva gestione degli affari di governo condotta dagli Abneganti. E' l'antagonista assoluta della nostra Tris, nonché la principale fomentatrice del focolaio di rivoluzione incipiente che sta covando in città già da qualche tempo.
Le mie opinioni:
Purtroppo, non posso proprio fare a meno di sottolineare quanto "Divergent" mi abbia deluso, e l'abbia fatto praticamente da ogni possibile punto di vista!
La premessa di questo libro, in apparenza tanto originale e interessante, si è rivelata completamente insufficiente a sostenere la struttura di un romanzo di 350 pagine e passa; o forse è stata l'autrice a pasticciare con le fila dei destini dei personaggi che avrebbe dovuto intrecciare in qualche modo, non so bene quale delle due! XD
Sta di fatto che la trama procede in modo lento e straordinariamente confuso (quando si degna di procedere, beninteso... ), lasciando in ombra praticamente tutti gli aspetti potenzialmente interessanti della narrazione a favore di altri, tutti incentrati ovviamente sulla psiche sostanzialmente scialba e priva di spessore di una protagonista che non mi ha né colpito, né impressionato. Anzi.
A dire il vero, trovo che Tris sia probabilmente la peggior eroina di libri fantasy YA che abbia mai visto scendere in campo da quando ho cominciato a leggere romanzi di questo genere!
Tris è acida, scialba, fredda nei confronti degli amici, avventata nel dare giudizi sulle persone, irresponsabile, egoista, lamentosa e contraddittoria in più di un senso... Non c'è stato un solo momento in cui mi sia potuta identificare con la situazione che stava vivendo o con le emozioni che stava provando; parte della responsabilità di questa mancata "empatia" nei suoi confronti è dovuta probabilmente anche all'evidente incapacità della Roth di concentrarsi su qualcosa che non siano i capricci adolescenziali della sua protagonista per più di cinque secondi!
La discesa nel (patetico! XD) "scenario della paura" di Tris ne è la prova più evidente: quello che avrebbe dovuto rivelarsi forse come uno dei momenti più coinvolgenti, un climax di alta tensione, ha finito infatti solo per strapparmi una smorfia esasperata e una mezza imprecazione soffocata fra i denti! XD
Voglio dire... davvero mi sono dovuta sorbire tutto questo malloppone di crisi isteriche e superbe rivendicazioni di forza solo per scoprire poi che la peggiore paura di Tris (Tris, che vive in un mondo sull'orlo del collasso; Tris, che non potrà rivedere mai più la sua famiglia; Tris, che si è appena resa conto di aver legato il proprio destino a quello di una banda di feroci punk psicopatici che potrebbero ordinarle di compiere qualsiasi scelleratezza da un momento all'altro...), che la sue peggiore paura, dicevo, è quella di poter un giorno fare del romantico e appassionato sesso col tipo di cui è innamorata?
Ma dico... siamo seri, Veronica? XD
Altra mancanza grave: i personaggi secondari. Non che non siano presenti; il problema semmai è che, per la Roth, chiunque non sia Tris o Quattro è un personaggio secondario (leggi: superfluo), e come tale piazzato lì solo per far spiccare le straordinarie virtù di uno dei due. Ne deriva una carrellata di personaggi dallo spessore totalmente inconsistente: chi è Christina? Chi è Will? Ma boh! Sono due amici di Tris. Altro non ci è dato sapere, perché alla Roth non potrebbe importargliene meno.
Chi è Al? E' il ragazzo che si era preso una cotta per Tris. Era di indole buona, gentile e delicata, ma poi Tris lo respinge, così lui diventa un autentico... ehm, la parola giusta qui è proprio quella che fa rima con "Orione", ragazzi! XD
"Divergent", secondo me, non ha ritmo, non ha spessore, non ha i personaggi, non ha nemmeno l'ambientazione (liquidata con 4 parole e 2 descrizioni scontate, pure monotone, di stereotipati paesaggi post-bellici...).
Se dovessi trovargli una sola virtù, non credo che ne sarei in grado...
So che il libro è piaciuto moltissime, persone, però! Perciò, se siete fra quelle, non mancate di condividere le vostre impressioni, mi raccomando! :)
La lettura, come tutte le cose che valgono la pena di essere sperimentate in questa vita, rimane un'attività squisitamente soggettiva! E' proprio questo il bello!
Noi lettori siamo fatti così... siamo una grande fazione di pacifici e meravigliosi "Divergenti"! ^^
Il prossimo libro della serie: "Insurgent", già disponibile in inglese!
Racconti correlati: "Free Four", un breve racconto che segue una parte delle vicende narrate in "Divergent", assumendo però il punto di vista di Quattro!

Giudizio personale: 4.5/10

Le letture che accosterei a "Divergent":

Amanda Hocking - Switched


Lissa Price - Starters


Trudi Canavan - La "Black Magician Trilogy"




:)

6 commenti:

  1. Non ho letto questo libro, ne ho intenzione di farlo (non mi ispira); ma la tua ultima frase, quella sul fatto che noi lettori siamo "pacifici Divergenti"... è bellissima *__*

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    1. Grazie mille!!!! ^^ Hi hi hi, in effetti penso che il tuo intuito ci abbia visto giusto: "Divergent" è un libro che decisamente non consiglierò mai a nessuno, ho fatto una fatica incredibile solo per riuscire ad arrivare all'ultima pagina! :D

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  2. Ho temporeggiato fino ad ora su questo libro, prendendolo in mano più volte senza mai comprarlo... sarà il sesto senso. Fino ad oggi i tuoi pareri sui libri sono stati sempre simili ai miei... quindi credo che aspetterò ancora un bel po' a decidermi di prenderlo: se mai accadrà XD

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    1. Uh, fammi sapere, se poi lo leggi, Lo! :) Per me questo libro si è rivelato appena un gradino sopra "Switched" della Hocking... il che è tutto dire, quel libro l'ho detestato! :D

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  3. Avevo letto un paio di capitoli e non mi era sembrato così orrendo (ma neanche così bello da sentire l'irrefrenabile bisogno di finirlo), a quanto pare poi peggiora di brutto XD

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    1. Ti dirò, secondo me i primi capitoli (tutta la parte iniziale fino alla scelta della fazione da parte di Tris, in pratica) sono i migliori! :) Probabilmente perché l'8o per cento della trama è concentrato lì: una giovane Abnegante decide di cambiare fazione, di cambiare il suo destino, non sa a cosa potrà andare incontro adesso... queste premesse in un certo senso all'inizio sono bastate ad alimentare le mie aspettative! Poi però la situazione degenera... anche perché Tris si sottopone davvero all'addestramento più insulso e noioso che ci si possa immaginare, secondo me! XD

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